Tra le molte imposte e tasse che siamo tenuti a pagare, alcuni anni fa è stata introdotta l’imposta di soggiorno.

Questa imposizione fiscale presenta sicuramente dei benefici per le casse dei comuni ed è esattamente il contrario per il cittadino, turista che si reca in hotel ed è tenuto a pagare per soggiornare in questa o quella località. Andiamo a sfogliare le regole…

Prendendo spunto dall’articolo presente nel sito del comune di San Benedetto del Tronto, discutiamo punto per punto questo argomento.

Presupposto dell’imposta di soggiorno

La tassa viene applicata per il pernottamento in qualunque tipo di struttura ricettiva come bed and breakfast, hotel, albergo situato nel territorio del Comune di San Benedetto del Tronto.

Esistono delle esenzioni per le persone che hanno problemi importanti di salute e i loro accompagnatori. In questo caso si devono produrre documenti che attestino le problematiche e l’accompagnatore o genitore dichiarerà che il soggiorno presso la struttura ricettiva è dedicato all’assistenza sanitaria del paziente

Chi deve pagare la tassa di soggiorno

Chi pernotta nelle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere situate  nel Comune di San Benedetto del Tronto è tenuto al pagamento dell’imposta di soggiorno

I proprietari o gestori delle attività si sostituiscono all’ente o comune al quale, una volta incassate, verseranno le somme.

Comunicazione agli ospiti

Le regole per i proprietari e/o gestori:

  • sono tenuti ad informare i propri ospiti del pagamento delle’imposta attraverso gli strumenti informativi come sito internet, dépliant informativi.
  • sono obbligati a richiedere il pagamento dell’imposta di soggiorno entro il momento della partenza del soggiornante.
  • se l’ospite non vuole pagare la tassa, devono fargli compilare una dichiarazione

Garanzie di correttezza

Come dettagliato all’art. 6 del vigente Regolamento:

1. Chi pernotta in una struttura ricettiva, alla partenza deve corrispondere l’imposta al gestore della struttura, il quale rilascia quietanza delle somme riscosse.

2. Lo stesso ospite deve conservare per 5 anni la ricevuta o fattura emessa e quietanzata dalla struttura ricettiva.

3. Nel nostro caso, il gestore effettua il versamento al Comune di San Benedetto del Tronto delle somme riscosse, entro quindici giorni dalla fine di ciascun mese.

Costi e validità per il 2019

L’imposta dipende dal tipo di struttura nella quale si pernotta. Dunque è differente il 2 stelle dal 3 o 4 stelle, si paga in proporzione ai servizi che si ricevono e comunque fino ad un massimo di 2 euro per persona per notte, per un massimo di 7 notti consecutive.

Ecco le esenzioni

Sono esenti dal pagamento della tassa di soggiorno:

a) i minori fino al 12° anno di età, ancorché compiano 13 anni durante il soggiorno;

b) I soggetti che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie

c) I genitori, o accompagnatori, che assistono i minori di diciotto anni ricoverati presso strutture sanitarie

d) I soggetti che pernottano presso gli Ostelli della Gioventù ed in strutture ricettive di proprietà dell’Amministrazione comunale.

e) I portatori di Handicap non autosufficienti

f) I gruppi organizzati I gruppi organizzati (minimo 20 persone) dei soggiorni per la terza e quarta età e per i disabili.

g) Gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività e assistenza a gruppi organizzati.

h) gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche per fronteggiare situazioni di carattere sociale;

Questo è un quadro abbastanza completo che tocca praticamente tutti gli aspetti, tuttavia se avete bisogno di altre informazioni, potete scaricare il documento in “PDF” multilingue redatto dal Comune di San Benedetto del Tronto:
https://www.comunesbt.it/Engine/RAServeFile.php/f/Avviso_multilingue_impostaSoggiorno.pdf